Le celebrità la adottano qualche giorno prima delle grandi occasioni,
negli Stati Uniti è diventata quasi una moda, e in Italia ormai è
diffusissima. La dieta Dukan è la nuova frontiera del dimagrimento, e in molte ora si chiedono come e se funziona.
Posso confermare per esperienza personale che, come tutte le diete, deve essere personalizzata da individuo a individuo e il successo è più vicino se si rispettano le quattro fasi delle quali la Dukan è composta:
- La prima fase dura una settimana e viene definita “d’attacco”: si assumono solo proteine pure come hamburger, surimi, salmone, cozze, bresaola, yogurt eccetera, da abbinare fra loro a piacere e nelle quantità che vi permettono di sfamarvi. Ogni giorno, poi, bisogna bere 1,5 litri di acqua iposodica (sono previsti anche tè, caffè e tisane).
- La seconda fase, sempre di sette giorni, vede il menu ampliato grazie ad ogni tipo di verdura cruda o cotta, fatta eccezione per carrciofi, patate e mais.
- Terza fase: arrivati a questo punto, teoricamente, i chili di troppo dovrebbero essere spariti. Scatta lo step del “consolidamento” che ha una durata variabile a seconda del numero di chili precedentemente persi. Per ogni chilo andato via si contano 10 giorni di consolidamento (3 kg = 3 giorni). Al menù precedente si possono ora aggiungere frutta, pane integrale e formaggio stagionato. Anche la pasta, i legumi, il riso e le patate sono permessi, ma solo due volte alla settimana.
- Quarta e ultima fase: la dieta è giunta al termine,si può tornare all’alimentazione abituale. Per consolidare i risultati raggiunti (ed evitare l’effetto yo-yo) Dukan consiglia di fare tesoro di tre abitudini acquisite durante il programma dimagrante: mai più senza crusca d’avena, un giorno a settimana solo proteine pure e tutti i giorni almeno 30 minuti di camminata.
Posso confermare per esperienza personale che, come tutte le diete, deve essere personalizzata da individuo a individuo e il successo è più vicino se si rispettano le quattro fasi delle quali la Dukan è composta:
- La prima fase dura una settimana e viene definita “d’attacco”: si assumono solo proteine pure come hamburger, surimi, salmone, cozze, bresaola, yogurt eccetera, da abbinare fra loro a piacere e nelle quantità che vi permettono di sfamarvi. Ogni giorno, poi, bisogna bere 1,5 litri di acqua iposodica (sono previsti anche tè, caffè e tisane).
- La seconda fase, sempre di sette giorni, vede il menu ampliato grazie ad ogni tipo di verdura cruda o cotta, fatta eccezione per carrciofi, patate e mais.
- Terza fase: arrivati a questo punto, teoricamente, i chili di troppo dovrebbero essere spariti. Scatta lo step del “consolidamento” che ha una durata variabile a seconda del numero di chili precedentemente persi. Per ogni chilo andato via si contano 10 giorni di consolidamento (3 kg = 3 giorni). Al menù precedente si possono ora aggiungere frutta, pane integrale e formaggio stagionato. Anche la pasta, i legumi, il riso e le patate sono permessi, ma solo due volte alla settimana.
- Quarta e ultima fase: la dieta è giunta al termine,si può tornare all’alimentazione abituale. Per consolidare i risultati raggiunti (ed evitare l’effetto yo-yo) Dukan consiglia di fare tesoro di tre abitudini acquisite durante il programma dimagrante: mai più senza crusca d’avena, un giorno a settimana solo proteine pure e tutti i giorni almeno 30 minuti di camminata.
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